Dopo aver parlato delle cose a mio avviso essenziali per far fronte ad un fallimento ed “incassare” il colpo imparando qualcosa (Parte 1 – Parte 2 che puoi leggere ai link), mi sembra ora giusto e doveroso parlare della vera rinascita da un fallimento ossia, i tre pilastri fondamentali per non restare a terra, per non perdere di vista l’obiettivo e riorganizzarci.
Per fare questo dopo un fallimento non abbiamo bisogno di Business plan, analisi di mercato o altre cose, almeno, non subito e nemmeno buttarci a capofitto su Linkedin cercando al più presto un lavoro ripeto, almeno non subito; queste saranno le conseguenze della rinascita ma senza applicare i tre pilastri della ripartenza, vi sarà sicuramente difficile fare qualsiasi cosa e soprattutto, ragionare coscientemente e lucidamente. Alcuni fallimenti che siano personali o lavorativi, possono realmente distruggerci ed è qui che noi dobbiamo lavorare, dopo aver appreso a accusare il colpo, a cercare di accettarlo e cercare di analizzare il tutto per trovare una lezione da portarci in valigia, bisogna ripartire.
Per farlo, esistono tre pilastri fondamentali e sono:
- ACCETTAZIONE DEL PRESENTE
- FIDUCIA NEL FUTURO
- GRATITUDINE
Per quanto riguarda l’accettazione del presente, è molto simile a quella che avremo dovuto sviluppare nelle prime fasi del fallimento con l’unica differenza che Accettare il Presente deve essere incondizionato. Dobbiamo Accettare la nostra attuale posizione, Accettare il tempo che abbiamo speso prima di fallire ed il tempo che sarà necessario per ripartire. Dobbiamo in qualche modo accettare noi stessi dopo il fallimento e il nostro ambiente dopo il fallimento.
Accettarsi dopo un fallimento potrebbe non essere facile, quello che consiglio è di puntare sempre a continuare a vedere il fallimento come un insegnamento, un corso di formazione e per accettare noi stessi, dobbiamo sapere esattamente cose ci ha insegnato e tenerlo a mente. Cosí facendo, come sempre spostiamo l’attenzione verso qualcosa che ci fa comodo (apprendimento) e sarà più semplice, con queste basi sviluppare il futuro.
Il fallimento è la base di ogni cambiamento, di ogni progetto nuovo, di ogni rinascita, non dimenticarlo mai, senza fallimento non esiste CAMBIAMENTO, ricordate l’immagine della prima parte di questo argomento? Era questa:
La FIDUCIA NEL FUTURO è uno dei pilastri più importanti a mio avviso. In questi anni siamo bombardati da varie spiegazioni della “legge di attrazzione” dalle “visualizzazioni”, dai ragazzini su Facebook e Tik Tok che girano in Lamborghini dicendo che fanno trading. Non dobbiamo pensare che la fiducia nel futuro sia questo, affidarsi ad una legge dell’universo, alla quale per altro io credo fortemente e anche alla visualizzazione ma in questo caso non dobbiamo visualizzare e poi avere fiducia, intendo proprio avere fiducia nel futuro. Le piante in inverno gelano, restano senza una foglia, si coprono di muschio, di neve, di acqua ma in primavera come per magia, rifioriscono sempre. Avete mai pensato a quante analogie ci sono in natura con il nostro “personale”? Le piante non sanno cosa succederà, aspettano, resistono e prima o poi, rifioriscono sempre. Questa è la fiducia nel futuro che intendo io. I passeri o i grandi volatili migratori, non sanno dove vanno quando si mettono a volare, seguono solamente le correnti, le temperature, hanno fiducia nel futuro e questo, permette loro di salvarsi la vita. Bisogna iniziare il viaggio con una grande FIDUCIA NEL FUTURO E IN SE STESSI.
Bisogna avere quel tipo di fiducia e certo, la meditazione può aiutare, altra sfera in cui credo fermamente ma poi, dopo aver meditato o visualizzato, bisogna crederci, lasciarsi totalmente invadere dalla fiducia nel futuro. Questo si raggiunge con autostima, mettendo in chiaro che ogni volta che abbiamo fallito abbiamo imparato, si raggiunge con perseveranza e costanza e senza dubbio con una buona pianificazione degli obiettivi, magari ad albero (ne parleremo presto). La fiducia deve essere totale; se le piante rinascono sempre, se i volatili si salvano dagli inverni freddi, se il sole risorge sempre; perchè mai non dovrebbe succedere a noi? Siamo animali e parte della terra come tutti gli altri, forse spesso a noi manca una cosa essenziale appunto, la fiducia… . Scrivo queste righe da ex depresso, ho passato una bruttissima depressione e posso assicurarti che, sebbene in alcuni casi possa certamente essere una malattia, in altri è il nostro miglior guscio e la nostra miglior zona di comfort!! Ci vuole FIDUCIA!
Veniamo ora alla parte che preferisco dei tre pilastri per rinascere dalle proprie ceneri:
la GRATITUDINE. La scrivo in maiuscolo poiché non dovrebbe nemmeno esserci bisogno di parlarne ma solo di ricordarla. Cerchiamo di essere grati sempre. Grati per ciò che abbiamo, grati per ciò che siamo, per quello che abbiamo fatto, anche per aver fallito, grati per l’opportunità che ci siamo permessi di darci. La gratitudine si coltiva piano piano in modo silenzioso, magari tenendo una lista aggiornata di tutto ciò che abbiamo e che ci rende felici. Sono sicuro che molte volte ti sembra di non avere nulla ma sono anche certo che se parlassi un attimo con te, troveremmo una lista piuttosto corposa di motivi per cui dovresti essere grato. Cerca di restituire qualcosa, anche dopo un fallimento, cerca sempre di portare la gratitudine ad un livello superiore. I grandi personaggi della storia, i miliardari (quelli veri) i grandi imprenditori e sportivi erano e sono tutti enormemente grati. Inizia anche tu ed inizia immediatamente. Ogni giorno, per 10 minuti, magari prima di alzarti o prima di addormentarti, pensa a tutte le cose per cui sei grato. Questo non ti aiuterà, ti cambierà la vita!! RICORDA! GRTITUDINE!
Una volta affrontato il fallimento, siamo pronti per costruire, per ripartire, queste tre parti, compresse ovviamente ma molto essenziali, sono un po’ come l’attività di pulizia e recupero dopo un crollo. Inizialmente abbiamo il crollo, la polvere, i detriti, successivamente la polvere si ferma e ricopre tutto quello che c’è intorno. Le macerie vengono portate via, la zona si pulisce e un giorno passi di lì e trovi un cantiere di costruzione. Questo è quello che queste 3 Parti de “ L’importanza del fallimento e del giudizio altrui” permettono di fare. Ora, puoi permetterti di ricostruire!