Ho 40 anni, vado per i 41, era da poco passato il Natale quando scrissi le linee di questo articolo, quel classico periodo in cui si stilano liste su liste di buoni propositi con il classico “da domani….” e questo domani il più delle vote è sempre uguale al giorno prima.
Una persona a me molto cara, mi ha regalato una busta con dentro un biglietto che dice così: “I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là”.
Con tutto il bene enorme che voglio questa persona non ho potuto fare a meno di riflettere su questa frase e capire che chi me l’ha regalata non è mai cambiata. I sogni sono come le stelle…impossibili da raggiungere.
Come mai certe persone non cambiano mai? Come mai per certe persone restano sempre esattamente uguali? come mai queste persone non si sono mai chieste se ci fosse qualcosa di meglio o qualche sogno che possa essere raggiungibile invece di lasciarlo lassù come le stelle?
Sono persone che non si sbilanciano mai, queste persone si sono create la loro realtà per episodi, per sentito dire, facendo emergere solamente i lati negativi e gli errori che hanno passato durante la vita.
Si ricordano perfettamente quando magari da piccolissime, qualcuno le ha denigrate, magari un insegnante o la prima volta che hanno veramente fatto un grosso errore o una enorme figura di… senza nemmeno prendere in considerazione le altre migliaia di volte che invece hanno fatto tutto perfettamente; non ricordano mai le cose che hanno appreso dai propri errori, le persone che hanno aiutato e addirittura quelle che magari hanno fatto cambiare in meglio.
Queste persone rimangono aggrappate alle cose negative successe qui e là nella loro vita e si sono creati questa “comfort zone” fatta di disillusioni, povertà, umiltà esasperata, procrastinazione, vittimismo e tristezza verso di loro e verso la vita.
Sono piuttosto triste nel scrivere queste cose ma ti assicuro che molto spesso ci ho riflettuto sopra al come sono cambiato io e a come non siano mai cambiate altre persone a me care ed è un altra delle tristezze che ho accettato o meglio, ho dovuto accettare.
E’ veramente brutto fare questi errori, non farsi mai domande per migliorare la propria situazione e rimanere immobili in una comfort zone che ti risucchia come sabbie mobili. Conosco molta gente così e spero inizino a farsi qualche domanda, spero davvero che non capiti a nessuno.
Mi piacerebbe tantissimo che se conosci o ti rispecchi in una persona del genere, iniziassi a porti le domande giuste al momento giusto, cioè adesso!
Ti prego, non restare impantanato in queste situazioni, anche se non ci incontreremo mai, anche se non ci parleremo mai ti prego, rifletti su questo articolo brevissimo e inizia a cambiare le cose.
Il momento giusto non esiste, è una diceria fatta apposta per farti procrastinare, il momento giusto è sempre e mai!.
Spero tu possa prendere in considerazione quanto può regalarti la vita, quanto i sogni puoi andare a prenderli scoprendo che non sono mai stati stelle, ma sono lì alla portata di tutti e che un sacco di gente se li va a prendere quindi ti prego non sottovalutare il fatto di poterci provare anche tu.
Se non provi hai il 100% delle probabilità di non riuscirci…non mi sembra un ottima statistica non trovi??
Voglio lasciarti con una breve riflessione che questo biglietto mi ha portato. Avevo letto tempo fa il bellissimo libro “Avrei voluto farlo.” di Bronnie Ware un infermiera specializzata nelle cure palliative dei malati terminali che nella sua esperienza in reparto raccolse in un blog, poi diventato libro, i desideri e i rimpianti più grandi dei malati terminali.
Un libro che è una vera e propria Riflessione!
Questo biglietto natalizio, me lo ha fatto ritornare in mente e qui ti propongo i 5 rimpianti che Bronnie ha rilevato maggiormente nelle persone a qualche ora o giorno dalla morte.
- 1.- Avrei voluto essere più coraggioso per vivere la vita che davvero volevo e non quella che gli altri avevano deciso per me.
- 2.-Non avrei dovuto dedicare tanto tempo al lavoro ma alla mia famiglia
- 3.-Mi sarebbe piaciuto aver mostrato meglio e più apertamente i miei sentimenti
- 4.-Non avrei mai dovuto perdere i contatti con gli amici
- 5.-Avrei dovuto permettere a me stesso di essere più felice
Riflettici bene, ripeto come dico spesso, che ogni momento è buono per cambiare tutto completamente e la vita è fatta di miliardi di momenti, uno attaccato all’altro. Hai miliardi di opportunità!
A te le tue riflessioni personali, grazie del tempo che mi hai dedicato.