Nel mio precedente articolo sulla gestione del fallimento e del giudizio altrui (puoi leggere qui la parte 1) mi sono soffermato su quanto sia essenziale cambiare il proprio punto di vista e pianificare gli scenari peggiori e di quanto sia essenziale assumersi rischi contemplando la possibilità di un fallimento.
Oggi invece, nella 2 parte di questo argomento enorme e a mio avviso essenziale, voglio soffermarmi sullo stato d’animo che si viene a creare dopo un fallimento: la Frustrazione.
Esiste una linea molto sottile e molto poco marcata tra Motivazione e Frustrazione ed è facile pendere da un eccesso piuttosto che dall’altro, per ricollegarmi nuovamente alla parte 1 di questo argomento, posso affermare che gli eccessi di motivazione o frustrazione sono sempre dannosi al raggiungimento di uno scopo.
Questi due “stati” sono a prescindere sempre collegati anche in assenza di fallimento ma è ad ogni fallimento o piccola sconfitta o giudizio negativo altrui espresso su di noi, che vediamo sfumare ancor di più i confini tra i due e quella che prima era la nostra forza per avanzare e raggiungere i nostri obiettivi, diventa rapidamente un macigno insopportabile che ci impedisce di muovere anche solo un dito nella direzione voluta. Eccoci nell’eccesso della frustrazione; parleremo in altro articolo dedicato all’eccesso di Motivazione.
La frustrazione porta ad agire quasi casualmente, porta a rabbia e nei casi peggiori ad invidia ed odio; la motivazione porta a sparare le giuste cartucce al momento giusto e dritto a bersaglio ed è importantissimo tenere separate e a freno le due cose, cercando di miscelarle al meglio e non propendere mai da un eccesso e dall’altro.
Un esempio fantastico di quello che sto dicendo è il mix tra i due stati di un pugile; ha bisogno di rabbia e frustrazione per sferrare i colpi migliori e nello stesso tempo, della motivazione e determinazione per incassare i colpi.
Riconoscere la differenza tra Motivazione e Frustrazione e muoversi “meccanicamente e a piacere” tra uno stato e l’altro è uno dei fattori chiave per superare i fallimenti, imparando da essi e andando avanti a piccoli step verso il 100%.
Per farlo è importante che tu tenga bene a mente le cose che sono in grado di motivarti e quelle che sono in grado di provocarti frustrazione.
Per farti un esempio, possiamo stilare una lista delle cose che ti motivano e di quelle che sono in grado di causarti stress da frustrazione; per me ad esempio ecco alcuni esempi:
MOTIVAZIONE
- -Movimento sport corsa nuoto
- -Ascoltare musica
- -riflettere sugli step dei miei obiettivi personali
- -ascoltare un podcast sulla crescita personale (…se sei indeciso su quale, prova a partire dal mio!🙂 )
- -meditazione
- -recupero
- -routine fisse (ad esempio una morning routine appagante)
FRUSTRAZIONE
- -Cliente che temporeggia
- -Cliente che dice di NO!
- -Discussione con superiori
- -Discussione con persone importanti della nostra vita
- -Progetti e step mal strutturati e di difficile monitorizzazione
- -Fallimento, anche piccoli fallimenti
- -sentire o stare con le persone tossiche della nostra vita
Questi sono solo alcuni esempi delle tantissime cose che creano Motivazione o Frustrazione, conoscerle è essenziale per poter miscelare le due cose o cercare di “lanciarsi una fune” di salvataggio quando stiamo sprofondando in un eccesso.
Per superare il Fallimento reputo importantissima questa distinzione ed è essenziale, anche contro voglia, mettersi a praticare una delle vostre “funi di salvataggio” e ce ne sono alcune molto comuni a tutti come ad esempio il Recupero o la Meditazione. Anche lo sport può immediatamente ribaltare la medaglia…non sottovalutare di iniziare a muoverti, se non sei uno sportivo abituale, proprio in concomitanza di un fallimento.
Imparare a contrastare la frustrazione dovuta al fallimento, senza dimenticarla e miscelare Motivazione e Frustrazione proprio come il pugile, ti darà un opportunità in più per imparare qualcosa dall’errore commesso e potrai far fruttare questo fallimento in qualcosa di migliore.
Nella prossima parte di questo argomento, vedremo le altre cose essenziali e finali per gestire il fallimento e i giudizi altrui. Accettazione / Fiducia nel Futuro / Gratitudine.